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martedì 21 febbraio 2017

Home restaurant e nuova legge: cosa è cambiato?

Li avevo definiti già nel 2015 con l'articolo SOCIAL EATING, ma torno sull'argomento poiché ultimamente, esattamente il 17 Gennaio 2017 alla Camera si è votato a favore di una legge che regola in modo specifico gli home restaurant.


Riassumendo in modo semplice, sono questi i punti che sono stati definiti:


  • CASA, IGIENE  e SICUREZZA

Gli utenti-cuochi-operatori si devono avvalere esclusivamente della propria organizzazione familiare ed utilizzare una parte del loro immobile ad uso abitativo (deve essere la residenza o il domicilio del soggetto titolare).
Non bisogna modificare la destinazione d'uso dell'immobile utilizzato per l'attività di home restaurant, ma deve esser presentata naturalmente la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per l'immobile oggetto dell'attività.

Non è necessaria una certificazione Haccp (attestato di analisi dei rischi e controllo dei punti critici), che invece è obbigatorio in quelle strutture che producono e vendono cibi.
Il Ministero della Salute, con un decreto, determinerà "delle buone pratiche di lavorazione e di igiene nonché delle misure dirette a contrastare il fenomeno dell'alcolismo".


  • ASSICURAZIONE

Coloro che svolgeranno attività di home restaurant, dovranno stipulare un'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi a copertura degli eventuali danni arrecati all'esercizio dell'attività stessa, compresi i servizi complementari e sussidiari.


  • PIATTAFORMA DEDICATA e PAGAMENTI

Sarà obbligatorio registrare su apposite piattaforme tecnologiche l'attività svolta; in ogni caso almeno trenta minuti prima della sua fruizione ed anche l'eventuale annullamento dell'evento, deve rimanere tracciato sulla piattaforma.
Non sono permessi inoltre pagamenti in contanti o comunque diversi da sistemi di pagamento elettronico, unico modo consentito per il trasferimento di denaro, che sarà quindi maggiormente identificabile.


  • LIMITE DI COPERTI GIORNALIERI ed ANNUALI

Innanzitutto è bene precisare che se l'unità abitativa in cui si svolge l'evento, viene utilizzata per un numero di volte inferiore a 5 in un anno (solare), l'attività viene definita di social eating e non home restaurant; pertanto non prevede i requisiti richiesti.

L'importante novità riguarda però proprio il limite di coperti giornalieri ed annuali.
In un home restaurant infatti l'utente-cuoco  non può superare il numero di 10 coperti al giorno nel suo evento enogastronomico. 
Il limite massimo è inoltre a 500 coperti all'anno e l'incasso totale (somme versate dagli ospiti) non può essere superiore a € 5.000 all'anno.


Avete mai pensato di iniziare quest'attività?


Per approfondire:
Disciplina dell'attività di ristorazione in abitazione privata
Home Restaurant e Legislazione

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