Un blog in cui le donne si raccontano, leggono, commentano...spaziando dall'amore alla cucina, dallo sport alla moda, dalla lettura al make-up...!

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lunedì 28 novembre 2016

Cyber Monday O_O

Dopo il Black Friday, di cui vi avevo già parlato nel 2014 con il mio articolo ed ora diventato così diffuso e di "moda", oggi arriva il Cyber Monday!!

Ma cos'è?

Un lunedì "digitale", "informatico", quello appena successivo al Black Friday, ricco di sconti e dedicato allo shopping, ma solo sui negozi online; nato negli Stati Uniti d'America nel 2005 e diventato un importante evento commerciale.
Inoltre, "precedendo il periodo commerciale natalizio", va ad esser utile per i commercianti e non solo, per analizzare la predisposizione dei consumatori alla spesa, i loro budget, nonché le loro scelte.


Voi lo conoscevate? Avete approfittato di questi giorni di sconti?

Ricetta veloce per MUFFIN!

I muffin si prestano bene per accompagnare la colazione, la merenda o un buffet di una festicciola!

Realizzarli con questa veloce ricetta è davvero facile.

Ingredienti (per 12 muffin):
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di farina
  • 100 g di burro (io ne metto meno e preferisco aggiungere un po' di latte q.b)
  • 3 uova
  • un cucchiaio di lievito per dolci


In aggiunta:
  • gocce di cioccolato
  • scorza di limone grattugiata

Procedimento:
Il burro va lasciato ammorbidire a temperatura ambiente, per poi mescolarlo anche semplicemente nel frullatore, con zucchero e uova. All'impasto spumoso, si aggiunge quindi la farina, il lievito e se si vuole la scorza di limone...semplicissimo!
Si mettono poi circa 2 cucchiai di impasto in ogni pirottino (io preferisco gli stampini in silicone), eventualmente le gocce di cioccolato e si mettono in forno a 200°C per 20 minuti!


Buoni e graditi da tutti, grandi e piccoli :-D

domenica 27 novembre 2016

Moda e Cucina in un ciondolo!


Moda & cucina si uniscono ancora e questa volta con Dodò Jewels!
Chiara Maci ne è stata testimonial durante un concorso che prevedeva la vincita di questi "gioielli culinari" e li ha portati alla notorietà! (Articolo su Vanity FairUn bracciale in pentola)
Ultimamente li ho visti anche in tv indossati ad esempio da una concorrente del Grande Fratello VIP...ma soprattutto ora posso indossarlo anche io!!!!! :-) 
Infatti l'ho ricevuto in dono per la mia laurea, ed essendo in alimentazione, non poteva che essere il più azzeccato! 

Io porto la collana lunga con il delizioso scolapasta gioiello in argento e oro rosa, ma sono bellissimi anche gli altri pezzi della linea, vale a dire: mestoli, pentolino, stampo per budino, etc.

Non hanno un costo poi così molto accessibile, ma sono davvero dei gioielli meravigliosi, a mio parere!


Ciondoli:

sabato 26 novembre 2016

Gastrofisica

Mangiare non è un'azione di poco conto seppure compiuta quasi automaticamente più volte al giorno, ma è un gesto capace di creare legami e connessioni che nemmeno immaginiamo e che sono alla base delle esperienze sensoriali studiate dalla “gastrofisica”, una nuova scienza specializzata nello studio delle percezioni sensoriale e le loro dinamiche che si instaurano mangiando e bevendo.  


Charles Spence, professore di psicologia sperimentale all’Università di Oxford, autore di The Perfect Meal: The Multisensory Science of Food and Dining direttore del Crossmodal Research Laboratory, un centro di ricerca sperimentale specializzato nello studio degli effetti degli stimoli sensoriali, soprattutto legati a cibo e psiche, afferma che: «con chi mangiamo, la composizione dei piatti, il colore delle stoviglie e del cibo, la sua consistenza, il suono che produce quando lo mettiamo in bocca, il rumore di fondo del locale e persino il peso delle posate, sono solo alcuni esempi dei numerosi parametri che, attraverso il senso dell’udito, del tatto e della vista, influenzano la nostra percezione del cibo e con i quali, grazie alle scoperte della gastrofisica, uno chef oggi può sperimentare con cognizione di causa, quasi si trattasse di nuovi ingredienti».
  
Aduriz, ex allievo di Ferran Adrià (padre della cucina molecolare), uno degli chef più vicini alla gastrofisica pensa che si stà sviluppando infatti anche una nuova “gastronomia tecno-psicologica” che grazie alle scoperte nel settore della percezione del cibo, anche dal punto di vista emozionale e della memoria, punta ad offrire, attraverso un dispiego non indifferente di strumenti tecnologici, non semplici piatti, ma “esperienze”.

lunedì 21 novembre 2016

Educazione Alimentare

Cos'è?  A chi è rivolta?  In che modo?  Da chi?

Cerchiamo di rispondere a queste domande, con l'articolo che segue.

L’educazione alimentare può esser definita come l’insegnamento atto a spiegare i benefici dei cibi, studiandone le loro funzioni, le loro proprietà e personalizzando un percorso in base alle esigenze proprie di ogni persona. Sono necessarie quindi sia conoscenze scientifiche, ma anche basi semplici ed efficaci per spiegare nel dettaglio, pian piano, come occuparsi della propria salute e del proprio benessere, mangiando.
L’educazione alimentare può essere rivolta a tutti, ma se per gli adulti è impartita affinché questi possano rieducarsi al cibo, per migliorare il proprio aspetto, controllare il peso corporeo, ecc.., nei bambini e nei ragazzi questa viene effettuata sotto varie forme perché possano davvero acquisire il più possibile progressivamente, per stare bene nel loro rapporto con il cibo; gli insegnamenti alimentari avvengono tramite il gioco, esperienze e divertimento.
Gli adulti hanno comunque un ruolo fondamentale, anche quando l’educazione alimentare è rivolta ai piccoli in quanto un insegnamento seppur per loro, deve essere sostenuto dalle famiglie e deve coinvolgerle, in modo tale da poter essere davvero efficacie e duraturo nel tempo.
L’educazione alimentare è quindi indispensabile in giovane età per formare ed istruire al cibo, ed in caso di problematiche legate all'alimentazione per modificare lo stile alimentare affinché possa diventare più sano, attraverso informazioni che possano modificare abitudini scorrette al fine di migliorarle.
Riuscire a scoprire alleanza nel cibo è essenziale in percorsi di controllo del peso, per gestirlo, monitorarlo e mantenerlo, per stare bene con se stessi grazie alle conoscenze acquisite e stare bene col mondo. Nei programmi di dimagrimento infatti è importante affiancare un percorso di educazione alimentare, per comprendere cosa e come preparare, cucinare e quindi mangiare cibi più gustosi e salutari, non solo nel “periodo di dieta”, ma nella vita, divenendo quindi abitudini naturali e quotidiane.
Ciò che è importante evidenziare è che il vantaggio di un educazione o ri-educazione alimentare, non è solo a livello puramente fisico, ma bensì aiuta a trovare il piacere di mangiare, di assaporare, apprezzare con gusto, condividere i piaceri della buona tavola e molto altro; pensiamo ad una persona gravemente obesa che non ha più una vita sociale.
La differenza con una dieta ai fini del dimagrimento sta proprio nel fatto che questa prevede un regime alimentare con restrizioni imposte dal medico, nutrizionista o dietista che il paziente deve seguire; con l'educazione alimentare l'esperto di riferimento, fornisce gli “strumenti” per modificare eventualmente le proprie abitudini alimentari, con un semplice ruolo di guida, tramite esperienze dirette, talvolta molto divertenti nel caso di bambini ed adolescenti, che lasciano loro nozioni perenni.

venerdì 18 novembre 2016

Noi i denti li laviamo così :-D

Oggi vi parlo di una simpatica app che piace molto a mio figlio: NURDLES TIME!

Insegna ai bambini come passare lo spazzolino sui denti e poi lavarli per 2 minuti, tempo che scorre accompagnato da una divertente musica!
Contenti del risultato, i bimbi riceveranno anche 20 stelline sull'app, per comprare accessori al simpatico personaggio! 

...Noi i denti li laviamo così! :-)

Da Google Play: 
"Convincere i bambini di qualsiasi età a lavarsi i denti è una vera sfida. Ma non quando sei un Nurdle! Grazie a questa app, i bambini non vedranno l'ora di lavarsi i denti! I Nurdles mostrano ai bambini il modo più corretto e divertente di lavarsi i denti. Una canzone accattivante li fa ballare, mentre un timer conta alla rovescia per due minuti (il tempo di spazzolamento consigliato dai dentisti). E visto che si divertono, finiscono senza nemmeno rendersene conto.
A ogni lavaggio completo guadagnano punti stella che possono usare nello shop per acquistare fantastici accessori per il proprio Nurdle."



Carina no?


I vostri bimbi lavano i denti senza problemi?

mercoledì 16 novembre 2016

Orto e bambini: 7 benefici

Oggi è stato pubblicato questo mio articolo su TaccuiniStorici.it, rivista dell'Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia:


L' American Horticultural Therapy Association (AHTA) definisce l'ortoterapia come “un processo attivo inserito nel contesto di un piano prestabilito di trattamento, nel quale il processo costituisce il mezzo terapeutico e non il risultato finale.”
L'ortoterapia comprende infatti tutte quelle attività come la coltivazione di piante ed ortaggi, ma anche la semplice cura di queste, attraverso la stimolazione dei propri sensi (tatto, udito, olfatto e vista).
Con questa nuova terapia si riesce a migliorare lo stato psicologico e fisico di un individuo, andando a lavorare con degli esseri viventi, ossia le piante, permettendo di migliorare le proprie capacità personali, ma anche la socializzazione e lo sviluppo della fiducia in se stessi vedendo raggiunti degli obiettivi, dei risultati quali la crescita, la maturazione e poi la degustazione dei propri frutti.
E' un'attività molto antica, praticata da oltre 40 anni come terapia in America ed è diventata  di grande interesse anche nel nostro paese dove enti ed associazioni, tramite percorsi naturalistici di questo tipo in fattorie didattiche ad esempio, riescono ad insegnare anche l'educazione alimentare.
In ogni realtà, da quella domestica a quella scolastica, è possibile realizzare un piccolo orto con queste finalità; basta infatti un piccolo balcone, il davanzale di una finestra o semplicemente una bacinella in un cui far germogliare dei semi. 
I bambini saranno stimolati nel movimento (zappare, seminare,  annaffiare, potare e raccogliere i frutti),  nell'apprendimento intellettivo (acquisiranno nuove nozioni botaniche, di concentrazione, memoria, nonché alimentari), nella socializzazione, nella percezione di se stessi e nel rafforzamento della propria autostima.
A tal proposito nasce nel 2004 in Italia, ma ha coinvolto poi l'Europa e l'Africa, Orto in condotta, la cultura dell'orto insegnata ai bambini, un progetto di Slow Food, che tramite questi 'speciali orti'  ha l'intento di portare l'educazione alimentare, al gusto ed ambientale nelle scuole, dove l'esperienza diretta aumenta e rafforza l'apprendimento.
I bambini con la coltivazione e poi la raccolta dei prodotti frutto del loro lavoro ed amore, saranno più consapevoli di ciò che andranno a gustare, nonché orgogliosi dei  risultati che avranno ottenuto, imparano inoltre a prendersi cura dell'ambiente circostante con facilità, come già più di un secolo fà, evidenziava Maria Montessori, medico e pedagogista, parlando dell'importanza e del legame tra natura ed apprendimento, affermando che “le cure premurose verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’anima infantile. Perciò si può organizzare facilmente un servizio attivo di cure alle piante e specialmente agli animali. Nessuna cosa è più capace di questa di risvegliare un'attitudine di previdenza nel piccolo che vive il suo attimo passeggero, senza cure per il domani. Ma quando sa che quegli animali hanno bisogno di lui, che le pianticelle si seccano se non le annaffia, il suo amore va collegando con un filo nuovo l'attimo che passa col rinascere del giorno seguente”.
Il progetto “Più frutta, più verdura!” condotto da Slow Food (tra il 2004 ed il 2010 a Milano), ha mostrato come i bambini coinvolti nella coltivazione di un orto migliorano le loro abitudini alimentari e risultano poi essere più volenterosi di mangiare frutta e verdura; questo come vedremo, è uno dei tanti esempi di esperienza sensoriale che educa ad una corretta alimentazione.

7 benefici dell'ortoterapia
1- CONOSCENZA: conoscere l'origine dei prodotti, la loro stagionalità, i loro cicli naturali.
2- MOVIMENTO: attività motoria fatta zappando, seminando ecc.
3- ESPERIENZA MULTISENSORIALE: tutti e 5 i sensi all'opera.
4- FARE E IMPARARE: facendo le possibilità di imparare si moltiplicano.
5- MEMORIA: si imprimono nella nostra memoria ricordi indelebili
6- VALORIZZARE: si apprezzano e si da un valore non solo economico alle verdure.
7- CONSAPEVOLEZZA DEI CIBI BUONI: si diventa consumatori consapevoli del buono, non solo nel senso del gusto


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domenica 13 novembre 2016

Una fattoria didattica vista da vicino!

La Fattoria di Valentino, è stata uno dei casi studio della mia tesi di laurea.
Da sempre infatti ho mostrato il mio interesse verso la didattica, l'educazione alimentare, l'ambiente e diciamo che una FATTORIA DIDATTICA, racchiude in realtà, proprio tutto questo in un mix fantastico, speciale e fruibile davvero facilmente; questo penso sia davvero ciò che le rende così spettacolari agli occhi dei bambini...ed anche ai miei!

La Fattoria di Valentino è una “fattoria eco-didattica” che si trova immersa nel Parco dei Castelli Romani, Loc. Frattocchie-Marino, a meno di 20 km dal centro di Roma e si estende per 5 ettari di terreno tra vigne, ulivi, castagneti, un laghetto e molteplici spazi per i suoi animali, nonché le sue strutture come il frantoio, la sua cantina per la vinificazione, la struttura agrituristica vera e propria con il ristorante, ed ha ottenuto il riconoscimento come azienda prima classificata al Concorso Rete delle Fattorie didattiche della Provincia di Roma.
Il Parco per le attività didattiche è rivolto ai bambini dai 5 ai 15 anni, ma anche a ragazzi di istituti professionali per l’agricoltura o l’ambiente, per le famiglie e per tutti gli appassionati di verde e di cultura enogastronomica del territorio locale.
L'intera superficie è stata pensata e progettata suddividendola in “aree produttive” ed “aree di osservazione”, per meglio comprendere tramite l’esperienza diretta il rispetto per la natura, i suoi ritmi e la struttura della vita rurale per la produzione dei beni alimentari tipici del territorio.
Il Treno Nino, il trenino della fattoria, è una delle attrazioni più divertenti e particolari del Parco costituito da un trattore con una testa divertente, che traina dei vagoncini gialli, verdi e blu, pensati anche per bambini diversamente abili, che li accompagna nel giro di tutto il Parco percorrendo quasi 50.000 mq del terreno insieme ad un'animatrice, che tramite il gioco permette ai bambini di apprendere moltissime notizie sugli alberi, le piante, la frutta, l’agricoltura biologica, le tecniche di coltivazione e gli animali (cavalli, asini, caprette tibetane, pecore nostrane, pavoni, fagiani, tacchini, galline, anatre, piccioni, tortore, conigli e maiali).
I bambini grazie ai percorsi didattici proposti alle scuole, possono visitare la fattoria ed esser avvicinati direttamente alla natura grazie ad esperienze sensoriali.


Animali della Fattoria di Valentino

Voi siete stati (o vorreste andare) con i vostri bambini in una fattoria didattica?

"Viaggi in foto": Milano

MILANO

Duomo

Galleria Vittorio Emanuele

Piccolo Teatro 

Castello Sforzesco







Parco Sempione 

Navigli








Gelateria Amorino


Piazza Gae Aulenti





Corso Como 



lunedì 7 novembre 2016

Consumi alimentari

Vi invito a compilare questo breve questionario sulla consapevolezza dei cibi che mangiamo, che sarà utilizzato per un lavoro di tesi universitaria:


Grazie ;-)