Un blog in cui le donne si raccontano, leggono, commentano...spaziando dall'amore alla cucina, dallo sport alla moda, dalla lettura al make-up...!

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sabato 31 dicembre 2016

Tiriamo le somme☺

Tiriamo le somme, di questo mio blog, il vostro, il nostro...Donne in Blog!

Innanzitutto che dire: GRAZIE!!!!!!!!☺

Ad oggi oltre 17.650 visite, da tutto il mondo grazie alla traduzione istantanea (in alto a sinistra) e come sempre il  più visitato nel quotidiano, ad oggi, è il disegno della Pimpa, a seguire gli articoli: Novità AVON - Marzo/Aprile 2015Piante da bagno!Regali di Natale, ecc...


Una gran soddisfazione personale, ma ogni giorno cercherò di migliorare questo nostro blog, renderlo interessante, sempre nuovo, utile e perchè no, anche divertente!

Vi invito a mettere mi piace sulla pagina FB Donne in Blog per poterla modificare, attivarla e rendere fruibile.

Vi ricordo inoltre, la possibilità di richiedere l'iscrizione al gruppo FB "Donne in Blog"



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compilate il modulo "Contattami" sulla colonna a destra, 
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martedì 27 dicembre 2016

In cucina con i bambini...facciamo i BISCOTTI!

Periodo di feste, più tempo per stare con i nostri bambini che sono a casa per via delle 'vacanze natalizie'; quale miglior momento allora per creare qualcosa insieme e condividere piacevoli momenti?
Ora il tempo lo abbiamo o perlomeno possiamo ritagliarlo, per fare insieme dei lavoretti e liberare la fantasia, oppure per preparare insieme delle facili e gustose ricette! 
Cucinare con i bambini è molto importante, e non scontato come può sembrare; è un momento di formazione, di educazione, che va inoltre a creare anche le loro "memorie del gusto", in contesti positivi e che pertanto lasceranno per sempre un ricordo...rendiamolo quindi il più piacevole possibile e rendiamolo magico, viste queste feste di Natale!

Ricetta per BISCOTTI, ottimi a colazione o per merenda!

Ingredienti:
250 g di farina
1 uovo intero + 1 tuorlo
75 g di zucchero
50 g di burro
1/2 bustina di lievito vanigliato

in occasione delle feste, possiamo aggiungere a piacimento:
- un pizzico di CANNELLA IN POLVERE nell'impasto
- un pizzico di ZENZERO IN POLVERE nell'impasto
- PASTA DI ZUCCHERO sopra ai biscotti cotti per decorarli


Consigli:
- rendere l'ambiente di lavoro pulito ed ordinato, nonchè adatto per i bambini
- disporre prima tutti gli ingredienti, per permettere ai bambini di conoscerli, apprezzarne l'aspetto ed il profumo
- se il risultato non sarà proprio quello che ci si aspetta, non rimaneteci male! Piuttosto cercate di comprendere insieme come potrete migliorare la prossima volta!
- create un quadernino per le "ricette di famiglia"



Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti fino a creare un impasto omogeneo.
Far riposare l'impasto ottenuto avvolgendolo con della pellicola da cucina e riponendolo in frigorifero.
Accendere il forno a 180 ° C, preparare una teglia ricoperta da carta forno, nonché un piano di lavoro con mattarello e formine per biscotti!
Prelevare l'impasto dal frigorifero ed iniziare a stenderlo; ricavare le forme desiderare e disporle sulla teglia.
Cuocere in forno per circa 15 minuti.


Risultati immagini per natale cucina
immagine dal web

Cucinare con i figli

Un'opportunità di formazione, un'esperienza sensoriale, il trasmettere tradizioni, cultura, conoscenza, scoperte, tutto questo è il cucinare con i figli.

In una quotidianità in cui cresce la disponibilità di cibi pronti al consumo ed il tempo dei pasti consumati in famiglia diminuisce, acquista ancora più valore trasformare insieme gli alimenti per creare e poi condividere piatti appetitosi attorno alla propria tavola; in questo modo vanno a crearsi le memorie legate alle percezioni sensoriali, emozionali acquisite tramite i gesti compiuti.
(...)
Manipolare il cibo con i bambini deve esser fatto con impegno e costanza nella quotidianità, seppur in modo semplice; basta affidare piccoli compiti ogni giorno come fargli assaggiare ciò che si prepara per loro, permettergli di condire e mescolare tramite nostre indicazioni e far loro impiattare decorando con verdure crude o frutta, facendogli esprimere i loro gusti e la loro creatività.
(...)
Nello specifico, pratico, di una cucina che possa esser adeguata e a misura di bambino, è opportuno.....

Leggi tutto il mio articolo su TaccuiniStorici.it : Gastrosofia cucinare con i figli

mercoledì 7 dicembre 2016

Personal Food Shopper

Un nuovo mestiere, un'evoluzione del Personal Shopper, ma in tema enogatronomico: Personal Food Shopper!
Una nuova professione, con una paga che sembrerebbe giri dai 300 ai 500 euro al giorno per accompagnare persone sicuramente facoltose, a fare compere in boutique alimentari, consigliando loro anche abbinamenti vino-cibo; in realtà penso che il compenso sia variabile anche in base alla propria clientela e alle richieste, che siano turisti o semplici appassionati dell'enogastronomia.
E' richiesta un'ottima conoscenza della propria città, provincia, piuttosto che regione, nonchè di eventi e fiere a tema, ma sopratutto sui prodotti tipici del territorio, sulle eccellenze alimentari, le aziende produttrici, ecc...

Un food shopper deve essere aggiornato nel settore, saper degustare ad esempio vino od olio, cercare di comprendere le abitudini della propria clientela e saper rispondere quindi in modo capace elle diverse esigenze e gusti.


La Kronos Consulting, è un'azienda ad esempio che organizza, tra i vari corsi sui generis ( Divorce Planner e Mondo Reality, solo per citarne alcuni), anche 10 incontri di 8 ore ciascuno alla modica quota di partecipazione di € 1.600 per diventare "food shopper".
Risultati immagini per Personal Food Shopper
GamberoRosso.it

Nelle grandi città ultimamente Hotel e Tour Operator offrono lavoro ai food shoppers in quanto li ricercano per i loro clienti, come ad esempio "Westin Hotels & Resorts, brand del colosso Starwood, ha creato Personal Food Shopper, una nuova esperienza che invita gli ospiti a mangiar sano anche quando sono in viaggio e a scoprire le specialità culinarie più autentiche e raffinate nelle città di Roma, Firenze, Milano e Venezia."


Ed anche da Eataly, Personal Shopper di Eataly, con un contributo piccolo, aiutano nel fare la spesa, dando consigli e suggerendo abbinamenti, rispetto ad un prodotto del giorno, come pasta, carne, salumi e formaggi.

Risultati immagini per spesa culinaria


Ne avevate mai sentito parlare?
Vorreste diventarlo oppure chiedereste volentieri aiuto a questi professionisti del gusto?

Il gusto nasce in famiglia

Con piacere condivido un mio nuovo articolo pubblicato dalla rivista dell'Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia:


Parlare di prevenzione, di aspetti nutritivi ai bambini e pensare che possano comprenderli è difficile; possono imparare a memoria questi concetti già verso i sei anni, ma non apprenderne il significato, ma anzi parlargli della salubrità di un cibo piuttosto che di un altro può fargli memorizzare il concetto e associarlo però negativamente ad un'esperienza, che può esser ricordata fino in età adulta. 
Risultati immagini per mangiare in famigliaEcco lì che si parla di esperienze, come quelle sensoriali, concrete, per arrivare a far recepire informazioni salutari tramite una memoria al gusto ricca di gradevoli profumi, colori, gesti ed emozioni.
Ad influenzare il gusto, il sapore e la sensazione percepite nell'assaporare un piatto, influiscono infatti tanti fattori che non sono solo dati dalle papille gustative, dalle sensazioni di dolce, amaro o salato, altrimenti il gusto dovrebbe essere oggettivo, così come le 'critiche gastronomiche', ma bensì è l'atmosfera di quell'istante in cui avviene l'assaggio che ci fa avere un giudizio su ciò che stiamo assaporando: le persone che ci circondano, il luogo o la situazione che si crea; nella mente, va quindi a plasmarsi il ricordo di quel piatto abbinato alle nostre sensazioni ed è quindi fondamentale il modo in cui viene condiviso un 'momento comunitario culinario' seppur domestico.
Si pensi ad un 'piatto della nonna', magari preparato insieme, che mai assumerà lo stesso gusto seppur assaggiato negli anni nelle più diverse varietà di preparazione (come non pensare al “miracolo del cioccolato” di Amelie Nothomb nella Metafisica dei tubi).

La tavola, in cui si portano i cibi frutto dell'amore e dell'impegno per prepararli,  può anche essere il luogo in cui si presentano in famiglia i problemi, magari emergenti o non risolti; spesso diventa la cena il momento in cui si parla della giornata appena trascorsa e vengono portati a tavola appunto pensieri, preoccupazioni o anche conflitti; è lo specchio dei rapporti del nucleo familiare, luogo di condivisione, di messaggi, di scambi, di confronti, tanto importante quanto educativo ed è essenziale che durante i pasti il clima sia piacevole, fondato sul rispetto e sull'ascolto. 

Ogni famiglia ha il proprio modo di riunirsi a tavola e condividere un pasto; ha la sua “cultura della tavola”, anche per il modo di apparecchiare, servire e lavare infine i piatti; i bambini verso i due anni sono volenterosi di aiutare in queste attività domestiche, mentre quelli più grandicelli non molto e pertanto si possono introdurre abitudini familiari anche sulla collaborazione e rotazione dei compiti.
E' naturale anche che i bimbi piccoli a tavola abbiano voglia di giocare, magari con il cibo, facendo esperimenti o mangiando con le mani, così come per gli adolescenti sarà difficile pensare che possano essere “perfetti” a tavola, quando già si trovano in un delicato momento di sviluppo.
E' il modo in cui il genitore si rapporta al figlio che va ad essere problematico se ci si pone a tavola con frasi di rabbia, minacce che facciano sentire il bambino/ragazzo inadeguato, sbagliato,... ma piuttosto ciò che si può fare è mettersi sullo stesso piano, dimostrando interesse verso i suoi gusti, i suoi pensieri e la sua partecipazione alla spesa e alla preparazione dei cibi qualora quelli proposti non risultino essere di suo piacimento. 
Per gli adolescenti è un po' più difficile saperli prendere, perché sono certamente impegnati ad utilizzare le loro energie in molte altre faccende, piuttosto che a quelle delle pratiche culinarie; i messaggi legati al cibo, che arrivano dall'esterno poi, propongono da un lato “modelli estremi di bellezza” e dall'altra incentivano certi consumi non proprio salutari. 

I ragazzi si ritrovano a consumare quindi abbondantemente junkfood e bibite ricche di zuccheri, ma ciò che si può fare, non è sicuramente vietare tutto questo, bensì far in modo che questi possano rappresentare un'eccezione, continuando quindi a proporre con coerenza i valori familiari rispetto all'alimentazione (somministrando piatti di qualità, continuando a rendere piacevole il momento della condivisione del cibo, facendo discorsi seri per farli ragionare sul proprio corpo) e sul comportamento a tavola, perché questi principi faranno sempre parte di loro stessi.

venerdì 2 dicembre 2016

7 consigli per l'educazione al cibo dei nostri figli


7 consigli per comunicare l'educazione al cibo ai nostri figli:
  1. concedersi del TEMPO per fare la spesa, cucinare e mangiare
  2. CONDIVIDERE la distribuzione dei compiti legati alla preparazione dei pasti tra tutti i componenti della famiglia, e cercare di cucinare e mangiare insieme il più spesso possibile
  3. essere CONSAPEVOLI del cibo che si assapora concentrandosi sui piaceri che genera non facendo altre mille cose mentre si cucina o si mangia!
  4. dare RITMI di spazio e tempo per pasti e spuntini, al fine di regolare più facilmente l'appetito
  5. non esagerare con le QUANTITÀ delle porzioni, ma neppure per gli acquisti per evitare sprechi alimentari
  6. VARIARE spesso il menù durante la settimana e preferire prodotti di stagione
  7. creare un LEGAME CON LA TERRA coltivando dei prodotti in un qualsiasi angolo di casa per scoprire i cicli naturali