Un blog in cui le donne si raccontano, leggono, commentano...spaziando dall'amore alla cucina, dallo sport alla moda, dalla lettura al make-up...!

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sabato 31 dicembre 2016

Tiriamo le somme☺

Tiriamo le somme, di questo mio blog, il vostro, il nostro...Donne in Blog!

Innanzitutto che dire: GRAZIE!!!!!!!!☺

Ad oggi oltre 17.650 visite, da tutto il mondo grazie alla traduzione istantanea (in alto a sinistra) e come sempre il  più visitato nel quotidiano, ad oggi, è il disegno della Pimpa, a seguire gli articoli: Novità AVON - Marzo/Aprile 2015Piante da bagno!Regali di Natale, ecc...


Una gran soddisfazione personale, ma ogni giorno cercherò di migliorare questo nostro blog, renderlo interessante, sempre nuovo, utile e perchè no, anche divertente!

Vi invito a mettere mi piace sulla pagina FB Donne in Blog per poterla modificare, attivarla e rendere fruibile.

Vi ricordo inoltre, la possibilità di richiedere l'iscrizione al gruppo FB "Donne in Blog"



Per collaborare e scrivere: 
compilate il modulo "Contattami" sulla colonna a destra, 
inserendo come campi obbligatori (contrassegnati da un *), 
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martedì 27 dicembre 2016

In cucina con i bambini...facciamo i BISCOTTI!

Periodo di feste, più tempo per stare con i nostri bambini che sono a casa per via delle 'vacanze natalizie'; quale miglior momento allora per creare qualcosa insieme e condividere piacevoli momenti?
Ora il tempo lo abbiamo o perlomeno possiamo ritagliarlo, per fare insieme dei lavoretti e liberare la fantasia, oppure per preparare insieme delle facili e gustose ricette! 
Cucinare con i bambini è molto importante, e non scontato come può sembrare; è un momento di formazione, di educazione, che va inoltre a creare anche le loro "memorie del gusto", in contesti positivi e che pertanto lasceranno per sempre un ricordo...rendiamolo quindi il più piacevole possibile e rendiamolo magico, viste queste feste di Natale!

Ricetta per BISCOTTI, ottimi a colazione o per merenda!

Ingredienti:
250 g di farina
1 uovo intero + 1 tuorlo
75 g di zucchero
50 g di burro
1/2 bustina di lievito vanigliato

in occasione delle feste, possiamo aggiungere a piacimento:
- un pizzico di CANNELLA IN POLVERE nell'impasto
- un pizzico di ZENZERO IN POLVERE nell'impasto
- PASTA DI ZUCCHERO sopra ai biscotti cotti per decorarli


Consigli:
- rendere l'ambiente di lavoro pulito ed ordinato, nonchè adatto per i bambini
- disporre prima tutti gli ingredienti, per permettere ai bambini di conoscerli, apprezzarne l'aspetto ed il profumo
- se il risultato non sarà proprio quello che ci si aspetta, non rimaneteci male! Piuttosto cercate di comprendere insieme come potrete migliorare la prossima volta!
- create un quadernino per le "ricette di famiglia"



Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti fino a creare un impasto omogeneo.
Far riposare l'impasto ottenuto avvolgendolo con della pellicola da cucina e riponendolo in frigorifero.
Accendere il forno a 180 ° C, preparare una teglia ricoperta da carta forno, nonché un piano di lavoro con mattarello e formine per biscotti!
Prelevare l'impasto dal frigorifero ed iniziare a stenderlo; ricavare le forme desiderare e disporle sulla teglia.
Cuocere in forno per circa 15 minuti.


Risultati immagini per natale cucina
immagine dal web

Cucinare con i figli

Un'opportunità di formazione, un'esperienza sensoriale, il trasmettere tradizioni, cultura, conoscenza, scoperte, tutto questo è il cucinare con i figli.

In una quotidianità in cui cresce la disponibilità di cibi pronti al consumo ed il tempo dei pasti consumati in famiglia diminuisce, acquista ancora più valore trasformare insieme gli alimenti per creare e poi condividere piatti appetitosi attorno alla propria tavola; in questo modo vanno a crearsi le memorie legate alle percezioni sensoriali, emozionali acquisite tramite i gesti compiuti.
(...)
Manipolare il cibo con i bambini deve esser fatto con impegno e costanza nella quotidianità, seppur in modo semplice; basta affidare piccoli compiti ogni giorno come fargli assaggiare ciò che si prepara per loro, permettergli di condire e mescolare tramite nostre indicazioni e far loro impiattare decorando con verdure crude o frutta, facendogli esprimere i loro gusti e la loro creatività.
(...)
Nello specifico, pratico, di una cucina che possa esser adeguata e a misura di bambino, è opportuno.....

Leggi tutto il mio articolo su TaccuiniStorici.it : Gastrosofia cucinare con i figli

mercoledì 7 dicembre 2016

Personal Food Shopper

Un nuovo mestiere, un'evoluzione del Personal Shopper, ma in tema enogatronomico: Personal Food Shopper!
Una nuova professione, con una paga che sembrerebbe giri dai 300 ai 500 euro al giorno per accompagnare persone sicuramente facoltose, a fare compere in boutique alimentari, consigliando loro anche abbinamenti vino-cibo; in realtà penso che il compenso sia variabile anche in base alla propria clientela e alle richieste, che siano turisti o semplici appassionati dell'enogastronomia.
E' richiesta un'ottima conoscenza della propria città, provincia, piuttosto che regione, nonchè di eventi e fiere a tema, ma sopratutto sui prodotti tipici del territorio, sulle eccellenze alimentari, le aziende produttrici, ecc...

Un food shopper deve essere aggiornato nel settore, saper degustare ad esempio vino od olio, cercare di comprendere le abitudini della propria clientela e saper rispondere quindi in modo capace elle diverse esigenze e gusti.


La Kronos Consulting, è un'azienda ad esempio che organizza, tra i vari corsi sui generis ( Divorce Planner e Mondo Reality, solo per citarne alcuni), anche 10 incontri di 8 ore ciascuno alla modica quota di partecipazione di € 1.600 per diventare "food shopper".
Risultati immagini per Personal Food Shopper
GamberoRosso.it

Nelle grandi città ultimamente Hotel e Tour Operator offrono lavoro ai food shoppers in quanto li ricercano per i loro clienti, come ad esempio "Westin Hotels & Resorts, brand del colosso Starwood, ha creato Personal Food Shopper, una nuova esperienza che invita gli ospiti a mangiar sano anche quando sono in viaggio e a scoprire le specialità culinarie più autentiche e raffinate nelle città di Roma, Firenze, Milano e Venezia."


Ed anche da Eataly, Personal Shopper di Eataly, con un contributo piccolo, aiutano nel fare la spesa, dando consigli e suggerendo abbinamenti, rispetto ad un prodotto del giorno, come pasta, carne, salumi e formaggi.

Risultati immagini per spesa culinaria


Ne avevate mai sentito parlare?
Vorreste diventarlo oppure chiedereste volentieri aiuto a questi professionisti del gusto?

Il gusto nasce in famiglia

Con piacere condivido un mio nuovo articolo pubblicato dalla rivista dell'Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia:


Parlare di prevenzione, di aspetti nutritivi ai bambini e pensare che possano comprenderli è difficile; possono imparare a memoria questi concetti già verso i sei anni, ma non apprenderne il significato, ma anzi parlargli della salubrità di un cibo piuttosto che di un altro può fargli memorizzare il concetto e associarlo però negativamente ad un'esperienza, che può esser ricordata fino in età adulta. 
Risultati immagini per mangiare in famigliaEcco lì che si parla di esperienze, come quelle sensoriali, concrete, per arrivare a far recepire informazioni salutari tramite una memoria al gusto ricca di gradevoli profumi, colori, gesti ed emozioni.
Ad influenzare il gusto, il sapore e la sensazione percepite nell'assaporare un piatto, influiscono infatti tanti fattori che non sono solo dati dalle papille gustative, dalle sensazioni di dolce, amaro o salato, altrimenti il gusto dovrebbe essere oggettivo, così come le 'critiche gastronomiche', ma bensì è l'atmosfera di quell'istante in cui avviene l'assaggio che ci fa avere un giudizio su ciò che stiamo assaporando: le persone che ci circondano, il luogo o la situazione che si crea; nella mente, va quindi a plasmarsi il ricordo di quel piatto abbinato alle nostre sensazioni ed è quindi fondamentale il modo in cui viene condiviso un 'momento comunitario culinario' seppur domestico.
Si pensi ad un 'piatto della nonna', magari preparato insieme, che mai assumerà lo stesso gusto seppur assaggiato negli anni nelle più diverse varietà di preparazione (come non pensare al “miracolo del cioccolato” di Amelie Nothomb nella Metafisica dei tubi).

La tavola, in cui si portano i cibi frutto dell'amore e dell'impegno per prepararli,  può anche essere il luogo in cui si presentano in famiglia i problemi, magari emergenti o non risolti; spesso diventa la cena il momento in cui si parla della giornata appena trascorsa e vengono portati a tavola appunto pensieri, preoccupazioni o anche conflitti; è lo specchio dei rapporti del nucleo familiare, luogo di condivisione, di messaggi, di scambi, di confronti, tanto importante quanto educativo ed è essenziale che durante i pasti il clima sia piacevole, fondato sul rispetto e sull'ascolto. 

Ogni famiglia ha il proprio modo di riunirsi a tavola e condividere un pasto; ha la sua “cultura della tavola”, anche per il modo di apparecchiare, servire e lavare infine i piatti; i bambini verso i due anni sono volenterosi di aiutare in queste attività domestiche, mentre quelli più grandicelli non molto e pertanto si possono introdurre abitudini familiari anche sulla collaborazione e rotazione dei compiti.
E' naturale anche che i bimbi piccoli a tavola abbiano voglia di giocare, magari con il cibo, facendo esperimenti o mangiando con le mani, così come per gli adolescenti sarà difficile pensare che possano essere “perfetti” a tavola, quando già si trovano in un delicato momento di sviluppo.
E' il modo in cui il genitore si rapporta al figlio che va ad essere problematico se ci si pone a tavola con frasi di rabbia, minacce che facciano sentire il bambino/ragazzo inadeguato, sbagliato,... ma piuttosto ciò che si può fare è mettersi sullo stesso piano, dimostrando interesse verso i suoi gusti, i suoi pensieri e la sua partecipazione alla spesa e alla preparazione dei cibi qualora quelli proposti non risultino essere di suo piacimento. 
Per gli adolescenti è un po' più difficile saperli prendere, perché sono certamente impegnati ad utilizzare le loro energie in molte altre faccende, piuttosto che a quelle delle pratiche culinarie; i messaggi legati al cibo, che arrivano dall'esterno poi, propongono da un lato “modelli estremi di bellezza” e dall'altra incentivano certi consumi non proprio salutari. 

I ragazzi si ritrovano a consumare quindi abbondantemente junkfood e bibite ricche di zuccheri, ma ciò che si può fare, non è sicuramente vietare tutto questo, bensì far in modo che questi possano rappresentare un'eccezione, continuando quindi a proporre con coerenza i valori familiari rispetto all'alimentazione (somministrando piatti di qualità, continuando a rendere piacevole il momento della condivisione del cibo, facendo discorsi seri per farli ragionare sul proprio corpo) e sul comportamento a tavola, perché questi principi faranno sempre parte di loro stessi.

venerdì 2 dicembre 2016

7 consigli per l'educazione al cibo dei nostri figli


7 consigli per comunicare l'educazione al cibo ai nostri figli:
  1. concedersi del TEMPO per fare la spesa, cucinare e mangiare
  2. CONDIVIDERE la distribuzione dei compiti legati alla preparazione dei pasti tra tutti i componenti della famiglia, e cercare di cucinare e mangiare insieme il più spesso possibile
  3. essere CONSAPEVOLI del cibo che si assapora concentrandosi sui piaceri che genera non facendo altre mille cose mentre si cucina o si mangia!
  4. dare RITMI di spazio e tempo per pasti e spuntini, al fine di regolare più facilmente l'appetito
  5. non esagerare con le QUANTITÀ delle porzioni, ma neppure per gli acquisti per evitare sprechi alimentari
  6. VARIARE spesso il menù durante la settimana e preferire prodotti di stagione
  7. creare un LEGAME CON LA TERRA coltivando dei prodotti in un qualsiasi angolo di casa per scoprire i cicli naturali


lunedì 28 novembre 2016

Cyber Monday O_O

Dopo il Black Friday, di cui vi avevo già parlato nel 2014 con il mio articolo ed ora diventato così diffuso e di "moda", oggi arriva il Cyber Monday!!

Ma cos'è?

Un lunedì "digitale", "informatico", quello appena successivo al Black Friday, ricco di sconti e dedicato allo shopping, ma solo sui negozi online; nato negli Stati Uniti d'America nel 2005 e diventato un importante evento commerciale.
Inoltre, "precedendo il periodo commerciale natalizio", va ad esser utile per i commercianti e non solo, per analizzare la predisposizione dei consumatori alla spesa, i loro budget, nonché le loro scelte.


Voi lo conoscevate? Avete approfittato di questi giorni di sconti?

Ricetta veloce per MUFFIN!

I muffin si prestano bene per accompagnare la colazione, la merenda o un buffet di una festicciola!

Realizzarli con questa veloce ricetta è davvero facile.

Ingredienti (per 12 muffin):
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di farina
  • 100 g di burro (io ne metto meno e preferisco aggiungere un po' di latte q.b)
  • 3 uova
  • un cucchiaio di lievito per dolci


In aggiunta:
  • gocce di cioccolato
  • scorza di limone grattugiata

Procedimento:
Il burro va lasciato ammorbidire a temperatura ambiente, per poi mescolarlo anche semplicemente nel frullatore, con zucchero e uova. All'impasto spumoso, si aggiunge quindi la farina, il lievito e se si vuole la scorza di limone...semplicissimo!
Si mettono poi circa 2 cucchiai di impasto in ogni pirottino (io preferisco gli stampini in silicone), eventualmente le gocce di cioccolato e si mettono in forno a 200°C per 20 minuti!


Buoni e graditi da tutti, grandi e piccoli :-D

domenica 27 novembre 2016

Moda e Cucina in un ciondolo!


Moda & cucina si uniscono ancora e questa volta con Dodò Jewels!
Chiara Maci ne è stata testimonial durante un concorso che prevedeva la vincita di questi "gioielli culinari" e li ha portati alla notorietà! (Articolo su Vanity FairUn bracciale in pentola)
Ultimamente li ho visti anche in tv indossati ad esempio da una concorrente del Grande Fratello VIP...ma soprattutto ora posso indossarlo anche io!!!!! :-) 
Infatti l'ho ricevuto in dono per la mia laurea, ed essendo in alimentazione, non poteva che essere il più azzeccato! 

Io porto la collana lunga con il delizioso scolapasta gioiello in argento e oro rosa, ma sono bellissimi anche gli altri pezzi della linea, vale a dire: mestoli, pentolino, stampo per budino, etc.

Non hanno un costo poi così molto accessibile, ma sono davvero dei gioielli meravigliosi, a mio parere!


Ciondoli:

sabato 26 novembre 2016

Gastrofisica

Mangiare non è un'azione di poco conto seppure compiuta quasi automaticamente più volte al giorno, ma è un gesto capace di creare legami e connessioni che nemmeno immaginiamo e che sono alla base delle esperienze sensoriali studiate dalla “gastrofisica”, una nuova scienza specializzata nello studio delle percezioni sensoriale e le loro dinamiche che si instaurano mangiando e bevendo.  


Charles Spence, professore di psicologia sperimentale all’Università di Oxford, autore di The Perfect Meal: The Multisensory Science of Food and Dining direttore del Crossmodal Research Laboratory, un centro di ricerca sperimentale specializzato nello studio degli effetti degli stimoli sensoriali, soprattutto legati a cibo e psiche, afferma che: «con chi mangiamo, la composizione dei piatti, il colore delle stoviglie e del cibo, la sua consistenza, il suono che produce quando lo mettiamo in bocca, il rumore di fondo del locale e persino il peso delle posate, sono solo alcuni esempi dei numerosi parametri che, attraverso il senso dell’udito, del tatto e della vista, influenzano la nostra percezione del cibo e con i quali, grazie alle scoperte della gastrofisica, uno chef oggi può sperimentare con cognizione di causa, quasi si trattasse di nuovi ingredienti».
  
Aduriz, ex allievo di Ferran Adrià (padre della cucina molecolare), uno degli chef più vicini alla gastrofisica pensa che si stà sviluppando infatti anche una nuova “gastronomia tecno-psicologica” che grazie alle scoperte nel settore della percezione del cibo, anche dal punto di vista emozionale e della memoria, punta ad offrire, attraverso un dispiego non indifferente di strumenti tecnologici, non semplici piatti, ma “esperienze”.

lunedì 21 novembre 2016

Educazione Alimentare

Cos'è?  A chi è rivolta?  In che modo?  Da chi?

Cerchiamo di rispondere a queste domande, con l'articolo che segue.

L’educazione alimentare può esser definita come l’insegnamento atto a spiegare i benefici dei cibi, studiandone le loro funzioni, le loro proprietà e personalizzando un percorso in base alle esigenze proprie di ogni persona. Sono necessarie quindi sia conoscenze scientifiche, ma anche basi semplici ed efficaci per spiegare nel dettaglio, pian piano, come occuparsi della propria salute e del proprio benessere, mangiando.
L’educazione alimentare può essere rivolta a tutti, ma se per gli adulti è impartita affinché questi possano rieducarsi al cibo, per migliorare il proprio aspetto, controllare il peso corporeo, ecc.., nei bambini e nei ragazzi questa viene effettuata sotto varie forme perché possano davvero acquisire il più possibile progressivamente, per stare bene nel loro rapporto con il cibo; gli insegnamenti alimentari avvengono tramite il gioco, esperienze e divertimento.
Gli adulti hanno comunque un ruolo fondamentale, anche quando l’educazione alimentare è rivolta ai piccoli in quanto un insegnamento seppur per loro, deve essere sostenuto dalle famiglie e deve coinvolgerle, in modo tale da poter essere davvero efficacie e duraturo nel tempo.
L’educazione alimentare è quindi indispensabile in giovane età per formare ed istruire al cibo, ed in caso di problematiche legate all'alimentazione per modificare lo stile alimentare affinché possa diventare più sano, attraverso informazioni che possano modificare abitudini scorrette al fine di migliorarle.
Riuscire a scoprire alleanza nel cibo è essenziale in percorsi di controllo del peso, per gestirlo, monitorarlo e mantenerlo, per stare bene con se stessi grazie alle conoscenze acquisite e stare bene col mondo. Nei programmi di dimagrimento infatti è importante affiancare un percorso di educazione alimentare, per comprendere cosa e come preparare, cucinare e quindi mangiare cibi più gustosi e salutari, non solo nel “periodo di dieta”, ma nella vita, divenendo quindi abitudini naturali e quotidiane.
Ciò che è importante evidenziare è che il vantaggio di un educazione o ri-educazione alimentare, non è solo a livello puramente fisico, ma bensì aiuta a trovare il piacere di mangiare, di assaporare, apprezzare con gusto, condividere i piaceri della buona tavola e molto altro; pensiamo ad una persona gravemente obesa che non ha più una vita sociale.
La differenza con una dieta ai fini del dimagrimento sta proprio nel fatto che questa prevede un regime alimentare con restrizioni imposte dal medico, nutrizionista o dietista che il paziente deve seguire; con l'educazione alimentare l'esperto di riferimento, fornisce gli “strumenti” per modificare eventualmente le proprie abitudini alimentari, con un semplice ruolo di guida, tramite esperienze dirette, talvolta molto divertenti nel caso di bambini ed adolescenti, che lasciano loro nozioni perenni.

venerdì 18 novembre 2016

Noi i denti li laviamo così :-D

Oggi vi parlo di una simpatica app che piace molto a mio figlio: NURDLES TIME!

Insegna ai bambini come passare lo spazzolino sui denti e poi lavarli per 2 minuti, tempo che scorre accompagnato da una divertente musica!
Contenti del risultato, i bimbi riceveranno anche 20 stelline sull'app, per comprare accessori al simpatico personaggio! 

...Noi i denti li laviamo così! :-)

Da Google Play: 
"Convincere i bambini di qualsiasi età a lavarsi i denti è una vera sfida. Ma non quando sei un Nurdle! Grazie a questa app, i bambini non vedranno l'ora di lavarsi i denti! I Nurdles mostrano ai bambini il modo più corretto e divertente di lavarsi i denti. Una canzone accattivante li fa ballare, mentre un timer conta alla rovescia per due minuti (il tempo di spazzolamento consigliato dai dentisti). E visto che si divertono, finiscono senza nemmeno rendersene conto.
A ogni lavaggio completo guadagnano punti stella che possono usare nello shop per acquistare fantastici accessori per il proprio Nurdle."



Carina no?


I vostri bimbi lavano i denti senza problemi?

mercoledì 16 novembre 2016

Orto e bambini: 7 benefici

Oggi è stato pubblicato questo mio articolo su TaccuiniStorici.it, rivista dell'Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia:


L' American Horticultural Therapy Association (AHTA) definisce l'ortoterapia come “un processo attivo inserito nel contesto di un piano prestabilito di trattamento, nel quale il processo costituisce il mezzo terapeutico e non il risultato finale.”
L'ortoterapia comprende infatti tutte quelle attività come la coltivazione di piante ed ortaggi, ma anche la semplice cura di queste, attraverso la stimolazione dei propri sensi (tatto, udito, olfatto e vista).
Con questa nuova terapia si riesce a migliorare lo stato psicologico e fisico di un individuo, andando a lavorare con degli esseri viventi, ossia le piante, permettendo di migliorare le proprie capacità personali, ma anche la socializzazione e lo sviluppo della fiducia in se stessi vedendo raggiunti degli obiettivi, dei risultati quali la crescita, la maturazione e poi la degustazione dei propri frutti.
E' un'attività molto antica, praticata da oltre 40 anni come terapia in America ed è diventata  di grande interesse anche nel nostro paese dove enti ed associazioni, tramite percorsi naturalistici di questo tipo in fattorie didattiche ad esempio, riescono ad insegnare anche l'educazione alimentare.
In ogni realtà, da quella domestica a quella scolastica, è possibile realizzare un piccolo orto con queste finalità; basta infatti un piccolo balcone, il davanzale di una finestra o semplicemente una bacinella in un cui far germogliare dei semi. 
I bambini saranno stimolati nel movimento (zappare, seminare,  annaffiare, potare e raccogliere i frutti),  nell'apprendimento intellettivo (acquisiranno nuove nozioni botaniche, di concentrazione, memoria, nonché alimentari), nella socializzazione, nella percezione di se stessi e nel rafforzamento della propria autostima.
A tal proposito nasce nel 2004 in Italia, ma ha coinvolto poi l'Europa e l'Africa, Orto in condotta, la cultura dell'orto insegnata ai bambini, un progetto di Slow Food, che tramite questi 'speciali orti'  ha l'intento di portare l'educazione alimentare, al gusto ed ambientale nelle scuole, dove l'esperienza diretta aumenta e rafforza l'apprendimento.
I bambini con la coltivazione e poi la raccolta dei prodotti frutto del loro lavoro ed amore, saranno più consapevoli di ciò che andranno a gustare, nonché orgogliosi dei  risultati che avranno ottenuto, imparano inoltre a prendersi cura dell'ambiente circostante con facilità, come già più di un secolo fà, evidenziava Maria Montessori, medico e pedagogista, parlando dell'importanza e del legame tra natura ed apprendimento, affermando che “le cure premurose verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’anima infantile. Perciò si può organizzare facilmente un servizio attivo di cure alle piante e specialmente agli animali. Nessuna cosa è più capace di questa di risvegliare un'attitudine di previdenza nel piccolo che vive il suo attimo passeggero, senza cure per il domani. Ma quando sa che quegli animali hanno bisogno di lui, che le pianticelle si seccano se non le annaffia, il suo amore va collegando con un filo nuovo l'attimo che passa col rinascere del giorno seguente”.
Il progetto “Più frutta, più verdura!” condotto da Slow Food (tra il 2004 ed il 2010 a Milano), ha mostrato come i bambini coinvolti nella coltivazione di un orto migliorano le loro abitudini alimentari e risultano poi essere più volenterosi di mangiare frutta e verdura; questo come vedremo, è uno dei tanti esempi di esperienza sensoriale che educa ad una corretta alimentazione.

7 benefici dell'ortoterapia
1- CONOSCENZA: conoscere l'origine dei prodotti, la loro stagionalità, i loro cicli naturali.
2- MOVIMENTO: attività motoria fatta zappando, seminando ecc.
3- ESPERIENZA MULTISENSORIALE: tutti e 5 i sensi all'opera.
4- FARE E IMPARARE: facendo le possibilità di imparare si moltiplicano.
5- MEMORIA: si imprimono nella nostra memoria ricordi indelebili
6- VALORIZZARE: si apprezzano e si da un valore non solo economico alle verdure.
7- CONSAPEVOLEZZA DEI CIBI BUONI: si diventa consumatori consapevoli del buono, non solo nel senso del gusto


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domenica 13 novembre 2016

Una fattoria didattica vista da vicino!

La Fattoria di Valentino, è stata uno dei casi studio della mia tesi di laurea.
Da sempre infatti ho mostrato il mio interesse verso la didattica, l'educazione alimentare, l'ambiente e diciamo che una FATTORIA DIDATTICA, racchiude in realtà, proprio tutto questo in un mix fantastico, speciale e fruibile davvero facilmente; questo penso sia davvero ciò che le rende così spettacolari agli occhi dei bambini...ed anche ai miei!

La Fattoria di Valentino è una “fattoria eco-didattica” che si trova immersa nel Parco dei Castelli Romani, Loc. Frattocchie-Marino, a meno di 20 km dal centro di Roma e si estende per 5 ettari di terreno tra vigne, ulivi, castagneti, un laghetto e molteplici spazi per i suoi animali, nonché le sue strutture come il frantoio, la sua cantina per la vinificazione, la struttura agrituristica vera e propria con il ristorante, ed ha ottenuto il riconoscimento come azienda prima classificata al Concorso Rete delle Fattorie didattiche della Provincia di Roma.
Il Parco per le attività didattiche è rivolto ai bambini dai 5 ai 15 anni, ma anche a ragazzi di istituti professionali per l’agricoltura o l’ambiente, per le famiglie e per tutti gli appassionati di verde e di cultura enogastronomica del territorio locale.
L'intera superficie è stata pensata e progettata suddividendola in “aree produttive” ed “aree di osservazione”, per meglio comprendere tramite l’esperienza diretta il rispetto per la natura, i suoi ritmi e la struttura della vita rurale per la produzione dei beni alimentari tipici del territorio.
Il Treno Nino, il trenino della fattoria, è una delle attrazioni più divertenti e particolari del Parco costituito da un trattore con una testa divertente, che traina dei vagoncini gialli, verdi e blu, pensati anche per bambini diversamente abili, che li accompagna nel giro di tutto il Parco percorrendo quasi 50.000 mq del terreno insieme ad un'animatrice, che tramite il gioco permette ai bambini di apprendere moltissime notizie sugli alberi, le piante, la frutta, l’agricoltura biologica, le tecniche di coltivazione e gli animali (cavalli, asini, caprette tibetane, pecore nostrane, pavoni, fagiani, tacchini, galline, anatre, piccioni, tortore, conigli e maiali).
I bambini grazie ai percorsi didattici proposti alle scuole, possono visitare la fattoria ed esser avvicinati direttamente alla natura grazie ad esperienze sensoriali.


Animali della Fattoria di Valentino

Voi siete stati (o vorreste andare) con i vostri bambini in una fattoria didattica?

"Viaggi in foto": Milano

MILANO

Duomo

Galleria Vittorio Emanuele

Piccolo Teatro 

Castello Sforzesco







Parco Sempione 

Navigli








Gelateria Amorino


Piazza Gae Aulenti





Corso Como 



lunedì 7 novembre 2016

Consumi alimentari

Vi invito a compilare questo breve questionario sulla consapevolezza dei cibi che mangiamo, che sarà utilizzato per un lavoro di tesi universitaria:


Grazie ;-)

sabato 22 ottobre 2016

Halloween....in arrivo!



Quest'anno capita proprio un bel "ponte" per chi può, un lungo weekend in cui si può approfittare per fare una mini-vacanza e rilassarsi....oppure divertirsi!
Infatti vi riporto di seguito tutte le proposte dei maggiori parchi di divertimento d'Italia per questa festa "da brividi"! :-D
Risultati immagini per halloween parco divertimenti
Acquario di Genova - Genova
LeolandiaCapriate San Gervasio (BG)
Mirabilandia - Ravenna
Italia in Miniatura - Rimini
Gardaland - Castelnuovo del Garda (VR)
Acquario di Cattolica - Cattolica (RN)
Rainbow MagicLand - Valmontone (RM)
Luneur Park - Roma  (NUOVA APERTURA 27 Ottobre 2016)
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Ricette facili dal web


Uova di Halloween
Biscotti di Halloween
Dita di strega
Banane fantasmini e mandari zucche


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E come già avevo scritto precedentemente, personalmente penso che per questa speciale serata, anche con indumenti che abbiamo nel nostro armadio o in quello dei nostri figli, con piccoli accorgimenti ed accessori, nonché il trucco, possiamo creare un look "mostruoso o stregoso":
  • "streghette": vestitino viola o nero, calze a righe spesse colorate, cappellino da strega, capelli sistemati in 2 trecce....e scopetta!! 
  • "fantasmini": pantalone e t-shirt bianca da decorare con occhioni e bocca!

Voi che farete?
Dove andrete?




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