Be', con la mia nonna è così...ci da una sua ricetta, ma poi come la sua non viene mai, chissà perché!
E' pur vero che ad influenzare il gusto, il sapore e la sensazione nell'assaporare un piatto, influiscono tanti fattori che non sono solo dati dalle papille gustative, dalle sensazioni di dolce, amaro, salato, ecc..., altrimenti il gusto dovrebbe essere oggettivo, così come le "critiche gastronomiche", ma è l'atmosfera di quell'istante in cui avviene l'assaggio che ci fa avere un giudizio su ciò che siamo assaporando: le persone che ci circondano, il luogo, la situazione che si crea... e si crea così, nella nostra mente, il ricordo di quel piatto abbinato alle nostre sensazioni... (Un po' come i profumi, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente: Profumi...concentrazioni di emozioni)
Studio Scienze dell'Alimentazione e della Gastronomia, e nello specifico, seguendo il corso di Storia della Gastronomia (interessantissimo per altro), sono rimasta affascinata da una frase che risale al 1825, quando Brillat Savarin pubblicò la “Fisiologia del gusto”.
Vi riporto qui un piccolo estratto che non può essere più vero:
“La gastronomia… colei che ci sostiene dalla culla alla tomba,
che aumenta le delizie dell’amore e la confidenza dell’amicizia,
che disarma l’odio, agevola gli affari
e ci offre, nel breve corso della vita,
la sola gioia che, non essendo seguita da stanchezza
ci riposa perfino da tutte le altre..."
che aumenta le delizie dell’amore e la confidenza dell’amicizia,
che disarma l’odio, agevola gli affari
e ci offre, nel breve corso della vita,
la sola gioia che, non essendo seguita da stanchezza
ci riposa perfino da tutte le altre..."
Questo per dire come davvero la gastronomia ci accompagna in molteplici situazioni, non per essere fine all'assaggio e all'alimentazione puramente fisica, nutrizione del nostro corpo, ma perché sa unire anche sensazioni emozionali, date dalla convivialità di un momento trascorso con una persona amata, un amico o per affari...
E' da qui che la gastronomia influenza un nostro ricordo e rievoca, il solo pensiero, le sensazioni gustative, e non solo, provate...
E' da qui che la gastronomia influenza un nostro ricordo e rievoca, il solo pensiero, le sensazioni gustative, e non solo, provate...
Sono riuscita ad avere da mia nonna, 82enne, una delle sue ricette più apprezzare...la mitica CROSTATA di Nonna Marisa!
Per me, il solo pensiero di questo dolce, mi evoca diverse sensazioni...è il dolce dei ricordi, per quando da bambina l'aiutavo nell'impasto e ne "rubavo" un pezzetto da assaggiare...è il dolce che in casa sua, non manca quasi mai e che dopo i pasti (già super abbondanti!) ti offre sempre!
...è il dolce delle feste, perchè in ogni compleanno festeggiato in famiglia, la sua crostata non è mai potuta mancare!
La stessa crostata, mi diletto io nel prepararla, o meglio, seguo la sua ricetta, i suoi ingredienti (il più importante l'olio anziché il burro, quest'ultimo che invece quasi sempre viene inserito nelle crostate)...ma non ha lo stesso sapore...gli ingredienti sono i medesimi, ma il contesto e la sua maestria, no, non ci sono! :-D
Sono riuscita a farmi scrivere da lei tutti gli ingredienti necessari per questo dolce delizioso, ma secondo me, lei aggiunge un pizzico di magia, la sua magia! frutto della sua esperienza, passione culinaria e per l'amore che mette nella preparazione, sapendo che la gusteranno i suoi cari!
- E voi avete una ricetta segreta della nonna da svelarci?
- Qual'è per voi un piatto dei ricordi?
- Avete un piatto che avete assaporato in una circostanza particolare, così delizioso che non siete più riusciti a giudicare di nuovo tale?
Nessun commento:
Posta un commento